IL SIGNIFICATO DEL NATALE PER NOI CHIERICHETTI

Cos’è il Natale? Il Natale oggi ha tanti significati, molti dei quali distanti dal significato autentico: per molti Natale significa Babbo Natale, per molti altri significa la nascita di Gesù bambino e per altri ancora significa ritrovarsi con parenti e amici. Per noi il Natale invece è quel periodo in cui regna un’atmosfera di festa fatta di gioia, pace e amore. Per noi sono importanti i preparativi: la preparazione del presepio, dell’albero, delle chiese, degli addobbi, delle vie, delle celebrazioni, dei canti e dei regali, tutti momenti che ci permettono di stare vicini a parenti e amici, come spesso non facciamo durante il resto dell’anno. Per noi i momenti più importanti sono la messa di mezzanotte e la messa solenne del giorno di Natale, infatti ci “alleniamo” tutto l’anno per essere pronti a servire nel migliore dei modi il Signore nel giorno della sua venuta. La nascita di Gesù infatti è un momento spettacolare per il mondo intero, come lo è la nascita di un bambino per la propria famiglia, ed è per questo che va celebrata solennemente. In questi giorni ci fermiamo tutti nell’adorazione di quel bambino nato più di 2000 anni fa, ma non dimentichiamo che Gesù entra ogni giorno nelle nostre case: quindi non smettiamo mai di adorarlo perché lui non smette mai di essere con noi. In conclusione, per noi il Natale è sinonimo di: stare insieme, servire alle celebrazioni e nascita di Gesù bambino. Auguriamo a tutta la comunità di vivere un Natale all’insegna del suo autentico significato e di portare l’augurio a tutto il mondo.

 

Nel frattempo però i giorni passano e arriviamo anche all’ultimo giorno del 2018. Così come facciamo con il canto del “Te Deum” durante la celebrazione dell’ultimo, ringraziamo il Signore per questo anno appena trascorso. Ora ci aspetta il 2019, così come facciamo con la cena di San Silvestro, ritroviamoci tutti insieme per pregare il Signore e per augurare agli altri che il nuovo sia un anno migliore, ricco di gioia e di pace in tutto il mondo. 

“Gloria a Dio nell’alto dei cieli

E pace agli uomini che egli ama”

 

Buone feste a tutti!!!

 

I chierichetti


SOLENNITA' DI CRISTO RE!!!

35° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI DON MARCO MARTINELLI E FONDAZIONE DEL CORO "LAUDATE"!!!


CHIERICHETTI E CASTAGNE

Mercoledì 17 ottobre insieme agli amici del bar e con Don Alfio siamo andati a fare una bellissima castagnata nei boschi di Casale. Alle 14 siamo partiti dall’oratorio con le macchine e con il pulmino del Don. Sul posto siamo rimasti impressionati da quante castagne c’erano da raccogliere… Anche se in realtà tante erano già pronte per essere sbucciate e mangiate. Tra una castagna e l’altra abbiamo giocato a nascondino fino alle 17.30, quando, a malincuore, siamo tornati a casa. Il rientro non è stato facile perché le nostre pance e le nostre borse erano piene zeppe di castagne. Fare le castagne tutti insieme è stato bellissimo, essere chierichetti infatti non significa soltanto servire le celebrazioni ma anche passare momenti felici in compagnia.

 

Per questa fantastica giornata ringraziamo Giambattista Pedrini, la sua famiglia e gli amici Camilla, Dora e Gigi Luiselli che ci hanno ospitato a casa loro e che ci hanno preparato delle squisite caldarroste!!!  Grazie anche a Don Alfio per aver avuto questa bella idea che ci ha permesso di trascorrere un bellissimo pomeriggio tutti insieme!!! 


LUMEN CHRISTI!

Nella notte della veglia pasquale il celebrante ripete per tre volte “Lumen Christi”. Dopo aver acceso il cero pasquale sul sagrato della Chiesa e dopo averlo portato in processione fino alla porta centrale, il celebrante dice per la PRIMA volta “Lumen Christi”, dopo di che i candelabrini dei chierichetti vengono accesi con la fiamma del cero pasquale. Il cero viene poi portato nel centro della Chiesa e qui il celebrante pronuncia per la SECONDA volta “Lumen Christi”, subito dopo vengono accese anche le candele delle persone della comunità con la fiamma dei candelabrini. Infine il cero viene portato ai piedi dell’altare e a questo punto il celebrante dice per la TERZA ed ultima volta “Lumen Christi”, nel frattempo vengono accese anche tutte le luci della Chiesa. Questi gesti ci avvicinano al momento in cui Cristo risorge. Successivamente il canto del Gloria e il suono delle campane in festa, che erano stati interdetti dalla notte dell’Ultima Cena, sanciscono la Resurrezione di Cristo.

Ma come possiamo trovare questa luce? Gesù dice all’Apostolo Tommaso nel Vangelo di Giovanni: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”. Solo conoscendo Cristo potremo vedere la Luce per questa Santa Pasqua. Auguriamo ad ognuno di voi di trovare questa luce e che essa illumini i vostri cuori e vi permetta di vedere il volto di Cristo risorto e la speranza di vita (conforto, aiuto, disponibilità, …) nelle persone che amate e a cui volete bene. Questo è l’augurio dei Chierichetti alla nostra Comunità parrocchiale.

Soltanto seguendo la Luce del Cristo risorto regnerà la Pace nel mondo!

 

I Chierichetti 


Tra il bianco delle vesti e il bianco della neve. I chierichetti in vacanza a Branzi (27-28-29 dicembre 2017)

I Chierichetti di Comenduno hanno trascorso insieme ai genitori e a Don Alfio tre fantastici giorni di vacanza a Branzi e sulle nevi della Val Brembana. Ecco il racconto attraverso le parole dei chierichetti presenti e dei loro genitori…

 

“La mia metà vacanza a Branzi è stata sia avventurosa che magnifica…La cosa più divertente sono state le discese sul materassino da neve insieme al Don!!!” (Alessia)

 

“Mi è piaciuto molto quando abbiamo usato il bob sulla neve, perché intorno a noi c’erano dei pini e anche perché eravamo tutti insieme!” (Anna)

 

“Grazie Gesù per averci dato la possibilità di passare questi giorni in mezzo alla neve e con i nostri amici. Oggi mi sono divertita molto e spero di poter rivivere altri giorni come questo.” (Camilla)

 

 “Di questi tre giorni di vacanza ho apprezzato lo stare riuniti tutti insieme, poterci divertire, poter stare insieme per conoscerci meglio. È un’esperienza che scava a fondo, a guardare come riusciamo a stare insieme, riuscire ad apprezzarci, riuscire a condividere tra noi tante cose, come la nostra amicizia. Dobbiamo però sempre ragionare su come possiamo aiutarci, su come possiamo stare insieme e su come essere amici.” (Daniele)

 

“A me è piaciuto camminare sulla neve alta quasi 1 metro, mangiare tutti insieme e stare con il Don! Evviva la neve! Evviva il Don!” (Debora)

 

“Oggi mi è piaciuto scivolare sulla neve con il bob, mi è piaciuto anche costruire una grotta nella neve. Mi sono divertita tanto tanto!” (Elisa)

 

“Molte cose mi sono piaciute, ma quelle che mi sono piaciute di più sono queste: le giornate stupende passate sulla neve e i momenti passati a giocare insieme ai miei amici.” (Gabriele)

 

“Oggi mi è piaciuto tanto sprofondare nella neve soffice e giocare con i miei amici!” (Gaia)

 

“In questi giorni mi sono divertita tantissimo! La prima cosa che mi è piaciuta è stata la neve altissima, la seconda cosa che mi è piaciuta e che ancora mi piace è lo stare tutti insieme a tavola, così possiamo parlarci e vederci. Questi giorni li terrò sempre nel mio cuore.” (Greta)

 

“In questi 2 giorni mi sono divertita molto. Ho scoperto che stare insieme e condividere gioie e passioni è molto meglio che stare a casa incollati al televisore. È stato bellissimo tuffarsi nella neve anche se dopo si faceva un po' di fatica ad uscirne. Sinceramente la storia di paura non faceva per niente terrore, anzi, io mi divertivo a guardare gli altri che erano impauriti. Hanno provato anche ad insegnarmi a giocare a ping-pong, ma ho capito subito che non è il mio sport. Le serate passate insieme erano così coinvolgenti che non mi accorgevo neppure del tempo che passava. All'inizio non pensavo che sarei rimasta anche l’ultimo giorno perché dubitavo che sarei andata d’accordo con tutti, ma mi sbagliavo. Non so cosa faremo domani, ma sono sicura che se staremo tutti insieme allora ci divertiremo”. (Noemi)

 

 “Grazie Don Alfio per questi tre giorni! Per noi è stato bellissimo passare del tempo in condivisione con le famiglie e con un Don molto coinvolgente, sia sulla neve, con i nostri ragazzi, sia con i genitori. Quello che mi ha colpito di più di Branzi, oltre alla neve fantastica, sono state le persone che, vedendo Don Alfio, lo salutavano tutti con un volto pieno di gioia e di felicità. Questo mi ha fatto capire che la fede in Dio è veramente una cosa fantastica e che è importante avere un pastore come Don Alfio a capo del gregge. Un grazie speciale a Don Alfio…Sei un mito!!!” (Claudio e Debora Breda)

 

“Passare del tempo con i nostri ragazzi è sempre un’esperienza unica, condividere questa esperienza con altre famiglie rende tutto un po' più arricchente…se poi a completare il quadretto ci si mette la neve, tutto diventa quasi magico. In questi giorni ci sono stati tanti bei momenti, momenti che riempiono il cuore di emozioni che resteranno per sempre impresse in tutti noi. Grazie di tutto a tutti!” (I Grandi del gruppo)

 

“Grazie di cuore a Don Alfio per questa magnifica vacanza a Branzi. Grazie di cuore ai genitori per quello che hanno fatto. Grazie di cuore ai chierichetti che hanno partecipato.” (Mattia)

 

 

I Chierichetti

Video: Per la realizzazione delle foto fatte, ringraziamo Claudio!!!

Foto: Per la realizzazione delle foto fatte, ringraziamo Claudio!!!


Un incontro speciale

26 novembre 2017…Si festeggiava la solennità del nostro patrono Cristo Re e la chiusura del Centenario della parrocchia di Comenduno. Una giornata impegnativa ed emozionante, arricchita dalla presenza del Vescovo Francesco.

Attendevo da molto questo giorno e l’incontro con il nostro Vescovo, per questo ho cercato di preparare al meglio la celebrazione e soprattutto i nostri chierichetti. La voglia di rendere indimenticabile questo momento era tanta. Ci siamo ritrovati in sacrestia più presto del solito, pronti ad accogliere e a dare il benvenuto al Vescovo e abbiamo ripassato più volte i compiti da eseguire durante la funzione. Tutto era pronto, non ci restava che aspettare con tanta gioia l’arrivo del Vescovo. L’ingresso in sacrestia del segretario ha anticipato quello del Padrone di casa: Francesco, il nostro Vescovo. Tutti insieme lo abbiamo accolto e salutato con gioia! Il Vescovo si è prima recato in chiesa a pregare poi è rientrato in sacrestia, anche per scambiare qualche parola con noi chierichetti. Ricordo una sua frase in particolare: “Voi chierichetti di Comenduno siete abituati ad avere un Vescovo in chiesa”, il riferimento era al Vescovo comendunese Don Lino Belotti.

A quel punto mancavano pochi secondi all’inizio della celebrazione, l’importanza e l’unicità di quegli attimi però si facevano sentire, infatti i chierichetti erano molto agitati. Ho cercato di tranquillizzarli dicendo loro che sarebbe andato tutto bene. Alla fine la preparazione e la bravura dei chierichetti hanno prevalso sulle loro paure. Il vescovo era molto soddisfatto del nostro servizio, infatti, in sacrestia, si è complimentato con noi. Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo dire di aver contribuito a rendere unica questa celebrazione.

Questa giornata resterà per sempre dentro di me e penso anche dentro tutti i chierichetti e dentro tutta la comunità di Comenduno. Non posso descrivere l’emozione provata ma posso certamente dire che quello con il Vescovo Francesco è stato, per me e per i chierichetti, un INCONTRO SPECIALE!

Ringrazio tutti i chierichetti per aver generosamente servito un servo di Dio: il nostro Vescovo Francesco.

Bravi Chierichetti!!!

Mattia